COVID-19: aggiornamenti

Si susseguono provvedimenti per affrontare l’emergenza COVID-19, in attesa del nuovo decreto che darà indicazioni sulle prossime settimane e di quello sugli interventi di sostegno economico per il mese di aprile.

In particolare si sottolinea: Circolare INPS per accesso alle misure di sostegno ai dipendenti, accordo ABI per anticipo su casse integrazioni, imprese che operano sui mercati internazionali, circolare Ministro dell’Interno su spostamenti persone fisiche

CIRCOLARE INPS

E’ stato finalmente e chiaramente indicato sulla circolare INPS n. 47 pubblicata sabato 28 marzo 2020 che NON è obbligo far godere le ferie arretrate e non, prima di poter accedere alla Cassa Integrazione.

Ora, quindi, visto lo stato d’emergenza e viste le condizioni in cui molte aziende si stanno trovando, le nuove istruzioni INPS dispongono la possibilità di utilizzare gli strumenti di integrazione salariale (Cassa Integrazione Ordinaria, CIG in deroga e fondo bilaterale FSBA) da subito, senza attendere la fruizione da parte dei dipendenti delle ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2019.

E’ bene comunque tener presente che la normativa in materia di ferie prevede come termine massimo per il godimento delle stesse 18 mesi; in caso di mancato utilizzo l’azienda deve anticipare la contribuzione all’INPS o in alternativa sottoscrivere accordi individuali con i lavoratori per prolungare i termini di godimento fino ad un massimo di 36 mesi. Da non dimenticare che le ferie non possono essere monetizzate, mentre tale possibilità resta per le ore maturate e non godute a titolo di permessi e di ex festività.

ACCORDO ABI

Garantire subito il reddito ai lavoratori che, a causa dell’emergenza coronavirus, sono in cassa integrazione, grazie all’anticipo da parte delle banche, senza dover aspettare i tempi necessariamente più lunghi della procedura ordinaria attivata dall’Inps. Nasce con questo obiettivo la convenzione firmata il 31 marzo dall’Abi con Confartigianato, le altre Organizzazioni delle imprese  e i sindacati, alla presenza della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo. Dopo un lungo confronto in videoconferenza andato avanti per oltre sei ore,  è arrivato l’accordo che consente il versamento direttamente sui conti corrente dei beneficiari degli importi degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto “Cura Italia”. L’accordo potrà essere esteso anche alle prestazioni dei Fondi di solidarietà bilaterale e nei prossimi giorni ne verranno perfezionate le disposizioni attuative. In base all’accordo, le banche convenzionate potranno dare un anticipo fino a 1.400 euro ai lavoratori messi in cig a zero ore per nove settimane, la durata massima ad oggi prevista dal decreto del 17 marzo per la cig ordinaria e in deroga con causale “Covid-19”. Si tratta, quindi, di 700 euro circa al mese. Gli importi saranno ridotti in caso di durata inferiore o di part time. I primi pagamenti potranno partire in un paio di settimane, indica Catalfo, sottolineando la volontà di rifinanziare “in modo importante la cassa integrazione” e di allungarne la durata per altre settimane, nel decreto di aprile.

IMPRESE CHE OPERANO SU MERCATI INTERNAZIONALI

Le imprese che operano nei mercati internazionali, la cui attività è stata sospesa a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19, possono richiedere, alla Camera di commercio competente per territorio,  il rilascio di attestazioni in lingua inglese di sussistenza di cause di forza maggiore nei contratti con l’estero.  Qui quanto predisposto da Camera di Commercio di Milano.

Unioncamere Lombardia ha attivato un servizio per le aziende che in questo periodo hanno la necessità di predisporre contratti internazionali, incaricando esperti nel tema “internazionalizzazione” di stilare una clausola “tipo” da poter utilizzare nei contratti stipulati successivamente all’evento “Coronavirus”. Fermo restando che l’istituto della Forza Maggiore sarebbe invocabile soltanto per i Contratti stipulati prima che il Coronovirus divenisse “fatto noto”, la clausola potrebbe essere utilizzata dalle imprese per i contratti da stipulare o in via di stipulazione. Resta inteso che, essendo una clausola contrattuale, deve essere accettata dalla controparte; di conseguenza la clausola è stata pensata con la formula della “reciprocità”, quindi utilizzabile da entrambe le Parti (sia Venditore che Acquirente).
Si rileva, inoltre, che un utilizzo indiscriminato della predetta clausola,potrebbe risultare rischioso in quanto, in linea di principio, ogni clausola va inserita nel contesto del contratto. Ne deriva che per far sì che il servizio offerto alle imprese costituisca un pieno supporto, sarebbe necessario di volta in volta svolgere una preventiva analisi del contesto che potrebbe poi richiedere un adattamento al singolo caso di specie. Ciò premesso la clausola verrà inviata alle imprese interessate tramite risposta al quesito su www.lombardiapoint.it , al fine di poterle supportare nella fase di personalizzazione della clausola stessa.

SPOSTAMENTI PERSONE FISICHE

In merito alla circolare di ieri del Ministero dell’Interno (qui il testo), che ha creato notevole discussione a livello di mass-media, si segnala che il Ministero stesso ha chiarito in mattinata sul proprio sito che “la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute.” Vai al sito.